|
P. Mendes da Rocha | -METRO, Galeria Nova Leme
| | |
|
|
Il barrio di Butantã, come
tutta São Paulo, possiede molte realtà differenti. Lasciata la zona della
stazione metropolitana e dirigendosi verso la Marginal Pinheiros – una delle
due avenidas che costeggiano i fiumi
che delimitavano in passato la città – si attraversa Avenida Valdemar Ferreira,
una strada del tutto anonima, animata solo da un frequentato boteco.
Proprio per il suo carattere anonimo, non si può non notare una
costruzione di limitata dimensione, costituita da due blocchi in cemento
armato, completamente chiusi verso la strada e collegati da un ponte, sempre in
cemento, ma rivestito con una rete metallica che consente di osservare
l’intorno.
|
P. Mendes da Rocha | -METRO, Galeria Nova Leme
|
|
|
P. Mendes da Rocha | -METRO, Galeria Nova Leme
|
|
E’ la Nova Galeria Leme, progettata da Paulo Mendes da Rocha e dallo
studio METRO. “Nova” perché la precedente, realizzata dagli stessi architetti,
è stata demolita nel 2011, a sette anni di distanza dalla sua apertura.
|
P. Mendes da Rocha | - METRO, Galeria Nova Leme
|
|
“O urbanista de SP é o capital”
si legge lungo la strada che collega i due studi di architettura, quasi a
ricordare loro la triste realtà in cui verte la città e forse nel tentativo di
scoraggiare chi tenta di fare una buona architettura.
Neanche un edificio progettato da un Pritzker Price – premio conferito
per la seconda volta ad un architetto brasiliano, la prima fu assegnato ad
Oscar Niemeyer – può fermare l’edilizia paulistana.
|
P. Mendes da Rocha | - METRO, Galeria Leme
|
|
La Nova Leme, purtroppo, ricorda molto il progetto precedente, ma non lo
supera. Quest’ultimo era un volume unico, estremamente chiuso e sempre in
calcestruzzo a faccia vista; era semplice, essenziale e di estrema
raffinatezza.
Lasciata la Galleria, percorsa Avenida Ferreira e superata Praça
Vincente Rodrigues il bairro inizia a
mutare aspetto: non più strade ampie e palazzoni, ma ville unifamiliari alle
quali si accede da strade alberate e ben curate.
|
Vilanova Artigas | , Casa Baeta
|
|
Imbocco Rua Gaspar Moreira in cerca della Casa Baeta progettata da
Vilanova Artigas nel 1957 e restaurata nel 1998 dall’architetto Angelo Bucci.
Riconoscerla non è facile poiché, come tutte le altre, ha un alto muro che ne
impedisce la vista. Chiedo ad una signora e lei, ignorandone l’esistenza, mi dà
indicazioni per un’altra casa, descrivendola come “a casa muito fechada!”.
La signora non conosceva la casa di Artigas, ma sapeva perfettamente
indicarmi la residenza di Paulo Mendes da Rocha, probabilmente non perché ne
riconoscesse la bellezza architettonica, ma, piuttosto, per aver notato l’estraneità
di quella costruzione rispetto a tutte le altre.
|
P. Mendes da Rocha | ,Casa dell'architetto
|
|
Intonacate le une, totalmente priva di rifinitura l’altra, con giardini
curati le prime, immersa nella vegetazione spontanea la seconda, ma,
soprattutto, tutte sono cinte da alti muri, mentre la residência P. M. da Rocha e Lina C. S. è “aperta”, como quer a Escola paulista.
|
P. Mendes da Rocha | ,Casa dell'architetto
|
|
Nessun commento:
Posta un commento