Nell’ipotesi che le curve di Niemeyer si ispirino alle colline e alla
baia di Rio de Janeiro, per quanto affascinanti e seduttive, non riescono a
raggiungere la bellezza della città carioca.
Questa occupa il margine occidentale della baia di Guanabara,
sviluppandosi per un lungo tratto di costa, della quale, a noi europei, sono
ben noti i nomi delle spiagge di Copacabana e di Ipanema.
La città è in parte delimitata dal mare ad est e dalle colline ad
ovest; tenta, alle volte, di colonizzarle – ne è un esempio il grazioso bairro di Santa Teresa -, ma si ha
sempre l’impressione che la natura sia più forte, per quanto alti o grandi si
possano costruire gli edifici.
Dove non arrivano questi, arrivano però le favelas: si inerpicano sui promontori
della città, continuando a sorprendere noi turisti.
Arrivando a Rio de Janeiro via terra non si ha modo di percepire lo
spettacolo grandioso della baia, ma dalla cima del Corcovado, per l’immancabile
foto col Cristo Redentor, la città si presenta in tutta la sua bellezza.
Da lì, non si può non restare impressionati dalla stretta commistione
tra acqua, vegetazione, edifici e favelas.
Si ha una visuale a 360°: si distinguono immediatamente i barrios di Ipanema e Leblon, delimitati
dal mare e dal lago Rodrigo de Freitas, e la spiaggia di Copacabana, con i suoi
alti edifici.
Ancora, volgendo lo sguardo verso nord si distingue la praia di Botafogo
e di Flamengo. Qui, passeggiando nei giardini disegnati da Burle Marx e,
superato il Memorial ai caduti della
seconda querra mondiale, si giunge al Museo d’Arte Moderna di Affonso Reidy: architettura
paulista nella città carioca.
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Affonso Eduardo Reidy, MAM - Museo d'Arte Moderna |
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Affonso Eduardo Reidy, MAM - Museo d'Arte Moderna |
Sempre dall’alto, è possibile riconoscere il Ministério da Educação e Saúde di Costa, Niemeyer, Reidy ed altri
architetti: lecorbuseriano, carioca, razionalista? No, paulista secondo Mendes
da Rocha.
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Lucio Costa, Affonso Eduardo Reidy, Carlos Leão, Jorge Moreira, Ernani
Vasconcellos, Oscar Niemeyer, Ministério da Educação e Saúde
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Nonostante le nubi, si distingue il celebre stadio Maracanã e il ponte
Rio - Niterói, che collega parti opposte della baia.
E’ però sempre la natura, bella e selvaggia, ad offrire lo spettacolo
più coinvolgente: il Pão da Açúcar ne è il protagonista indiscusso, ha la
fierezza e la compostezza del grande attore di teatro.
Purtroppo non si può avere sempre il sole, così la pioggia non è
mancata. Percorrendo il quartiere di Lapa, in cerca di un bar dove riparaci, alla
fine di rua Teotônio Regadas, alziamo gli occhi e i colori della scala di azulejos
di Jorge Selarón non riportano il sole, ma certamente il sorriso.